La Cina è stata abitata dall'uomo fin da tempi antichissimi; i resti umani ritrovati e classificati come specie ominide a sé (Sinanthropus pekinensis o uomo di Pechino) risalgono a circa 500.000 anni fa. La società cinese passò da matriarcale (10.000 anni fa) a patriarcale (5.000 a.C.) sviluppando l'agricoltura e l'artigianato. Di questo periodo non abbiamo fonti storiche al di fuori di miti e leggende tramandate oralmente: le tre grandi figure di questi miti sono Huang Di, l'Imperatore Giallo, il primo a unificare la Cina, Lei Zu, sua moglie, che introdusse il baco da seta, e Yu il Grande (2205-2197 a.C.) che introdusse l'uso delle armi di bronzo e la dinastia Xia, la prima della storia nazionale. Successivamente ci fu l'epoca dei regni combattenti conclusa con l'unificazione, nel 221 a.C. di tutta la Cina con la fondazione della dinastia Qin. Da qui in poi la storia cinese si identifica con l'impero Han, seguito da varie dinastie ufficiali, fino allo scoppio della Guerra dell'oppio fra Cina e Inghilterra, aprendo il periodo delle concessioni agli stranieri.
Dopo un secolo di rivolte e turbolenze, sedate con l'aiuto di potenze europee e del Giappone, l'autorità imperiale si indebolì sempre di più e nel dicembre 1911, a Nanchino viene proclamata la Repubblica, ponendo fine al Celeste Impero.

LA PRIMA UNIFICAZIONE
La prima dinastia di imperatori cinesi è la dinastia Xia, fondata dal Grande Yu che lasciò il trono al figlio Qin e ai suoi discendenti, nel 2200 a.C.: l'ultimo Xia fu Jie, che venne detronizzato, nel 1766 a.C. dai fondatori della successiva dinastia Shang. Durante quest'ultima nascono i primi pittogrammi, incisioni su dorsi di tartaruga a scopo augurale e divinatorio, che in seguito divennero gli ideogrammi della scrittura cinese: questa venne poi codificata durante il regno della dinastia successiva, gli Zhou, che regnarono dal 1122 a.C. al 770 a.C. In questo periodo il regno è sempre più diviso e iniziano le prime lotte fra province, che si accentua durante il periodo Chunqiu (Primavere e Autunni) 770-476 a.C., che segna l'ingresso della Cina nell'età del Ferro: in questo periodo nasce e insegna Confucio. Alla fine la litigiosità dei principi locali smembra il regno degli Zhou, e si apre con il periodo dei Regni Combattenti, in cui la Cina è frammentata in una decina di regni in perenne lotta fra di loro. In realtà, anche se queste dinastie sono incluse tra quelle imperiali, fino al 221 a.C. l'Impero Cinese propriamente detto non esiste, poiché questi regni non estendono il loro controllo se non su di una parte della Cina. Inoltre i poteri locali sono ancora molto forti e l'economia è basata sulla schiavitù, un po' come succede nell'Impero Romano. Sarà lo stesso primo imperatore della dinastia Qin (in cinese 秦始皇帝) che unificherà la Cina a inventare un nuovo titolo, Huangdi, per designare una forma più alta di autorità e potere: quello dell'Imperatore di tutta la Cina.

LA CINA NEL PERIODO DELL'IMPERO
Nel 221 a.C. Ying Zheng, re del regno di Qin, nell'odierna provincia dello Shaanxi, unifica definitivamente la Cina e nominandosi 秦始皇帝 (Qin Shi Huangdi), cioè "primo augusto imperatore di Qin", fonda la prima dinastia imperiale moderna, la dinastia Qin, che dura solamente undici anni. In questo periodo inizia la costruzione della Grande Muraglia, vengono unificate le unità di misura e la lunghezza dell'asse dei carri. Viene codificata per la prima volta la scrittura cinese, ad opera del primo ministro Li Si, che pubblica il primo catalogo ufficiale con 3.300 caratteri.
Dopo un periodo di turbolenza seguito alla caduta dei Qin, si consolida il potere della dinastia Han, che regna per circa quattro secoli, fino al 220 d.C.: sotto la dinastia Han si apre ufficialmente la via della seta e inizia il commercio con le province romane d'oriente. L'impero comincia ad espandersi nell'Asia continentale, mentre il confucianesimo si afferma come ideologia della classe dirigente cinese. Nel 105 a.C. viene inventata la carta. Al cadere della dinastia Han, l'impero si spezza di nuovo in tre stati (periodo dei Tre Regni, 220-265): regno Wei a nord, regno Shu nell'attuale provincia del Sichuan e il regno Wu a sud. la divisione è favorita dall'introduzione del Buddismo.
Segue la dinastia Jìn denominata "occidentale" nel periodo tra il 265 e il 316, durante la quale si verifica una riunificazione per un breve periodo, e "orientale" nel periodo tra il 317 e il 420 che vede Nanchino come capitale; dal 420 al 589 circa la Cina rimane divisa tra le dinastie del Nord e del Sud, mentre una nuova riunificazione avviene sotto la Dinastia Sui tra il 581 ed il 618, durante la quale la capitale diventa Xi'an; dal 618 al 907 succede la Dinastia Tang, uno dei periodi di massima fioritura della cultura cinese, mentre il periodo dal 907 al 960 viene detto "delle Cinque Dinastie e Dieci Regni". Dal 960 al 1279 l'impero viene dominato dalla Dinastia Song. Tra il periodo Tang e quello Song vengono inventate la polvere da sparo, la stampa e la bussola.

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